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Sono passati dodici anni da quando abbiamo iniziato la nostra ricerca sulla costruzione di archi storici di epoca Vittoriana. In questi anni continuando a sperimentare siamo riusciti a comprendere le dinamiche che si sviluppano nell'arco nel momento in cui si scocca una freccia.
Siamo riusciti a definire con precisione la distribuzione delle curve dei flettenti adattandole alle caratteristiche dell'arciere.
Abbiamo aggiunto nuove essenze: Hickory e Osage in aggiunta all'ormai consolidato utilizzo dell'Ipe.
Il profilo dell'arco è arrivato alla versione otto, con lo sviluppo dei flettenti differenziato tra l'inferiore e il superiore.
La curvatura dell'arco è diventata di forma sinusoidale e viene definita in funzione del libbraggio e delle esigenze dell'arciere.
Per poter essere così flessibili è stata realizzata una dima modulare su cui dare la forma all'arco.
Inserito un rinforzo in legno duro all'estremità dei flettenti, nella zona dei tip, per permetterci di assottigliarli il più possibile ed offrire un minore attrito con l'aria e una minore massa di estremità durante la fase di rilascio.
Ridisegnato l'impugnatura a cui è stata data una curva di precarico per evitare la formazione di angoli acuti alle sue estremità e spessorata al suo interno per evitare stress strutturali.
Costruito utensili e dime per la rastremazione progressiva dei flettenti che permettono di distribuire in modo omogeneo i carichi di trazione.
Iniziato la produzione di archi interamente in Osage utilizzando le proporzioni dell’arco vittoriano ed ottenendo fluidità di trazione, leggerezza e assenza di vibrazioni.
Carlo Gianneschi.
Milano, Luglio 2024